Collegamenti

Collegamenti

Ci sono due modi di navigare nell’infosfera:

  1. godendosi ogni atomo di informazione come una patatina, una tira l’altra finché non siamo sazi
  2. agganciando ogni atomo in una struttura organica, il nostro “scheletro” di visione del mondo + intenzione nel mondo, dove andiamo ad arricchire, modificare, rafforzare il nostro essere attivi nel mondo.

A intuito la seconda sembra più interessante, vero? Ma come si fa? Dove lo troviamo il nostro attaccapanni interiore su cui agganciare tutto quello che vediamo e pensiamo?

Intanto vi condivido la mia mattinata di studio e collegamenti:

🔸 collasso demografico

Elon Musk esterna che la sua preoccupazione più grande del riscaldamento globale (che ribadisce essere già enorme), è il collasso demografico.

A dispetto di chi predica la decrescita più o meno felice e complottistici progetti di ridurre la popolazione mondiale ad un solo miliardo, lo scenario demografico di fine secolo preoccupa sempre di più chi lo guarda con gli occhi dell’economia, della politica, della sanità, della sociologia.

In Italia siamo tra i primi paesi (insieme al Giappone) in fatto di anzianità demografica e riduzione delle nascite sotto il 2.0 (due figli per ogni donna). Una società che invecchia velocemente e senza rigenerazione è la più grande tragedia che una civiltà può affrontare.

Vedo già le Meloni e i Salvini promuovere servizi militari obbligatori per rinvigorire i nostri (pochi) giovani e mandarli a proteggere le frontiere, sopratutto davanti un’Africa che vedrà la più grande crescita demografica nel prossimi decenni (la Nigeria sopratutto)

Cosa fare? Innanzitutto guardare in faccia i dati e il problema.

🔸 la visione del mondo

Si, ma come lo vediamo il mondo? I dati ci sarebbero anche, se li volessimo solo guardare. Il punto è: come interpretarli? come reagire? cosa ci immaginiamo a futuro? Senza una visione non ci può essere progetto (pro-getto: lanciare in avanti)

E se scoprissimo che il modo in cui ci immaginiamo il mondo è molto dipendente dalla nostra collocazione sociale? Educazione, tenore di vita, esperienze, luogo geografico… Non è solo il modo in cui vediamo il mondo, che ci differenzia, ma sopratutto il modo in cui ci immaginiamo il futuro!

Guardiamo anche solo il 40% di concittadini che non votano. Non hanno un’immaginazione molto diversa dalla nostra? Come interagire?

🔸 mondo complesso

Considerando poi che il mondo è sì oggi estremamente “globalizzato”, ma è sopratutto molto più “complesso”, anzi lo diventa sempre di più, esponenzialmente. E come la maneggiamo questa complessità dove tutto è collegato con tutto? Con puri ragionamenti di valutazione? Con ideologie che io sono il buono e tu il cattivo? Con progetti che tutti possiamo, anzi dobbiamo, diventare autonomi, tornare a modelli pre-ottocenteschi?

🔸 intelligenze artificiali

La complessità è accelerata anche dall’immanenza di tecnologie che non solo collaborano con gli esseri umani, ma iniziano a poterli sostituire completamente. Nel giro di pochi mesi i progressi delle Intelligenze Artificiali, del Machine Learning, dell’analisi dei Big Data e delle GAN (Generative Adversial Network) che a partire dall’analisi dei dati invertono il processo, generando contendo dati a partire dalla loro sintesi, si sta stravolgendo in modo popolare, sotto gli occhi di tutti, il mondo della creatività e della comunicazione. Semplici programmi gestibili dal telefonino che ti generano articoli, riassunti, immagini di ogni tipo, video reel di Instagram, proteine e persino codice di programmazione. Io stesso ho insegnato a dei ragazzini a divertirsi con questi sistemi in poche ore. Siamo pronti a gestire un terremoto nell’infosfera, e di conseguenza nel mondo reale del lavoro e delle democrazie?

🔸 scrivere è pensare

Mentre scrivo questi pensieri non posso non rammentare che “scrivere è pensare”: è una forma di riorganizzare i propri contenuti, unendoli alle proprie idee e alle proprie immagini, tessendo nuovi tessuti per vestire il nostro appendiabiti con cui ho iniziato questo post, e condividendolo pubblicamente posso confrontarmi con gli altri, ricevendo nuovi segnali sotto forma di critiche, commenti, suggerimenti, nuovi punti di vista. Non sottovalutiamo questa forma di interazione sociale che sono le considerazioni pubbliche, i “contenuti” originali o rielaborati condivisi con gli altri. Cresciamo tutti.

🔸 Iran e Iraq, F24 e Ziggurat

Chiudo queste considerazioni con un accenno a quelle che ho sempre considerato le nostre “culle” culturali, forse tutta la civiltà umana è iniziata davvero tra il Tigri e l’Eufrate, ma così come oggi la Grecia non è più un esempio vivente della gloriosa civiltà ellenica, così al solo citare Iran e Iraq ci vengono pensieri poco felici, vero? Chi ha visto il film Top Gun Maverick ricorderà che lo stato canaglia (non nominato) possedeva qualche vecchio F14 (jet militare gioiello dell’areonautica militare USA negli anni ‘70, poi dismesso in favore di F15, poi F18 e oggi F35). Confido che ho un certo amore per l’F14. da bambino ne costruii un modello, ero appassionatissimo di aerei militari e stavo per iscrivermi all’accademia aeronautica militare di Pozzuoli… per la serie un pacifista nonviolento può anche avere passioni militari! Sapete che l’Iran è attualmente l’unico stato al mondo ad avere ancora degli F14? E gli USA hanno bloccato e smantellato ogni esemplare di F14 proprio per non permettere loro di trovare pezzi di ricambio?

Mentre in Iraq, nella zona della primordiale città di UR, si trova la gigantesca Ziggurat, piramide tronca, che è considerata la grande risposta alle ben più famose piramidi d’Egitto. Per chi avesse curiosato nell’architettura antica, c’è stato un periodo in cui le piramidi, sopratutto tranche, sono fiorite un po’ in giro per tutto il mondo.

E sono ancora qui a ricordarci civiltà che sono nate, fiorite, e scomparse.

🔸 ciclo delle civiltà

Perché di cicli di civiltà ne abbiamo visti molti. Ma oggi stiamo affrontando per la prima volta una civiltà planetaria, complessa, interconnessa. Non è detto che se si chiudesse il ciclo di una regione, che siano gli Stati Uniti o la Russia, la Cina o l’Europa, tutte le altre andrebbero avanti tranquille. I problemi attuali sono planetari, le tecnologie sono diffuse e accessibili ovunque, una crisi locale si ripercuote anche fuori.

E’ tempo di migliorare il nostro modo di vedere le cose e immaginare il futuro.


Riferimenti Collasso demografico https://twitter.com/elonmusk/status/1563020169160851456 https://ourworldindata.org/future-population-growth

Visione del mondo https://bigthink.com/the-present/dreams-of-a-lifetime

Mondo sempre più complesso https://theconversation.com/the-world-is-getting-exponentially-more-complex-heres-how-we-navigate-it-188554

Iraq e Ziggurat https://www.bbc.com/travel/article/20220822-the-ziggurat-of-ur-iraqs-answer-to-the-pyramids

Scrivere è pensare https://minnstate.pressbooks.pub/write/chapter/writing-is-thinking/

Le AI annulleranno gli artisti? https://reticular.hypotheses.org/5216

https://www.technologyreview.com/2021/05/27/1025453/artificial-intelligence-learning-create-itself-agi/

Interviste a David Holz https://www.theverge.com/2022/8/2/23287173/ai-image-generation-art-midjourney-multiverse-interview-david-holz https://www.theregister.com/2022/08/01/david_holz_midjourney/

Fisici e Filosofi https://physicsworld.com/a/when-physicists-and-philosophers-realize-they-share-a-noble-truth/

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Play well, Die Happy! Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia e attivismo per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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