il bravo papà

tutti noi amiamo i nostri figli, e sfido chiunque a non voler il meglio anche per i figli degli altri. sappiamo empatizzare con il dolore e i sogni degli altri (vero?)

posso dire di essere stato il papà di questo spot e sono sicuro che quasi tutti i papà lo hanno fatto (negli ultimi 30 anni almeno.. i ruoli genitoriali sono cambiati molto nella storia ma non è questo il contesto per discuterne)

e salto subito alla conclusione: perché hanno assassinato Gheddafi? ok magari qualcuno ha pregiudiziali su questo personaggio e potrebbe avere giustificazioni. allora diciamo: un Allende. Presidente socialista del Cile. Che problemi dava?

Forse per garantire la migliore pace in casa, per far stare bene i papà della nostra nazione e farli lavorare e crescere felici con i propri figli, dovevo prendermi la responsabilità di far cadere governi dall’altra parte del mondo? Davvero (io governatore) se non mi garantivo le risorse energetiche strappando i migliori contratti dall’altra parte del mondo, i miei cittadini non potevano far addormentare in macchina i propri figlioli? Sono così preoccupato dal riarmo del mio vicino da fargli un’imboscata e distruggergli tutte le armi prima che possa usarle contro di me… e mando migliaia dei miei ragazzi per far vivere in pace i miei concittadini?

sarebbe interessante entrare nelle dinamiche mentali di chi ci governa e decide le priorità della “geopolitica”… se lo fanno per noi poveri mortali, perché non ci interrogano e ci chiedono quali sono le nostre priorità?

magari potremmo decidere che conviene consumare un po’ meno petrolio, abbassare di un grado il riscaldamento, o accettare di riconoscere ufficialmente un’altra lingua, o addirittura pretendere un disarmo multilaterale, ovvero che lo facciano tutti a prescindere… persino dire che non ce ne frega più niente di essere i primi della classe! anziché assassinare e rovesciare governi stranieri o attaccare i nostri vicini.

il “bene per i miei figli” potrebbe sì invitarmi ad eliminare il fastidio di oggi con ogni mezzo.. ma se voglio loro il bene per la loro vita, per il loro futuro, mi conviene pensare a come rilassare le tensioni, a trovare giochi planetari che ci facciano divertire a vivere la nostra normalità tutti insieme. se lascio loro il caos nel paese adiacente, sono un bravo papà? se lascia loro in eredità qualche migliaio di nuove armi nucleari e dei vicini arrabbiati, sono un bravo papà?

c’è una frase chiave che mi risuona spesso da quando inizia il mio attivismo, negli anni ‘90: un famoso presidente USA dichiarava: “lo stile di vita degli americani non è negoziabile” (e la stessa frase la dicono / pensano anche molti altri eh, non è un biasimo agli americani).

a mio avviso tale modo di pensare non è consono ad un bravo papà. è anzi la premessa di brutte cose.

spero che in questa giornata del #papa facciamo tutti una riflessione su cosa siamo e cosa facciamo per i nostri figli. e sopratutto le lo facciamo per loro e non per noi stessi.

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Play well, Die Happy! Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia e attivismo per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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