European AI act e redistribuzione della ricchezza

Ho parlato recentemente di tecnologie, Intelligenza Artificiale, Speculazione Finanziaria e regolamentazione europea appena rilasciata dell’A.I. Act. Condivido qui alcuni appunti.

Tecnologie

Già nella prima metà del 1900 sapevamo di avere le tecnologie sufficienti per risolvere la maggior parte dei problemi del mondo, era questione di intenzione e distribuzione.
Oggi (2024) abbiamo tecnologie impressionanti, da far impallidire la rivoluzione industriale. E’ cambiato tutto e sta per cambiare tutto. Ma con che regole e con quale obiettivo ci muoviamo?

AI, Automazione e robots

C’è chi prevede che entro 20 anni ci saranno 2 miliardi di robots sulla Terra, tutti dotati di un’intelligenza superiore a quella della maggioranza degli esseri umani (non entriamo nei dettagli ma ci basta accettare che già oggi ChatGPT 4 e affini superano i più importanti test di ammissione alle università).

L’impatto sulla società e sul lavoro sarà devastante, in bene e in male, se non sarà governato e non ci saranno regolamentazioni etiche ed economiche.

Dobbiamo evolvere il sistema economico che oggi prevede la concentrazione di potere e ricchezza nelle mani di una minoranza.

Alcuni tecnologi sono così preoccupati da prendere già in considerazione l’ipotesi di distruggere i data center, le centrali dei dati. sebbene forse sia già impossibile fermare questa tecnologia.

AI Act

Dopo tre anni di iter burocratico, l’AI Act, la nuova legge europea sull’intelligenza artificiale, ha superato l’ultimo ostacolo la settimana scorsa con l’approvazione del Parlamento Europeo. Entrerà in vigore a maggio e i cittadini dell’UE inizieranno a vedere cambiamenti entro fine anno mentre le aziende avranno fino a tre anni per conformarsi.

1. Alcuni usi dell’AI saranno vietati quest’anno

L’Atto pone restrizioni su casi d’uso dell’AI che rappresentano un alto rischio per i diritti fondamentali delle persone, come in sanità, istruzione e sicurezza, che saranno vietati entro la fine dell’anno.
Include anche il divieto di usi considerati di “rischio inaccettabile”, come sistemi che impiegano tecniche subliminali o manipolative per distorcere il comportamento e compromettere la capacità di prendere decisioni informate, o che sfruttano persone vulnerabili.

Sarà inoltre vietata la creazione di database di riconoscimento facciale tramite il setaccio di internet (caso emblematico quello di Clearview AI).

2. Sarà più evidente quando si interagisce con un sistema di AI

Le aziende tecnologiche dovranno etichettare i deepfake e i contenuti generati dall’AI e segnalare in modo chiaro alle persone quando interagiscono con un chatbot o altro sistema artificiale.
Questa direttiva darà un impulso alla ricerca su watermarking (il contrassegne indelebile) e provenienza dei contenuti mostrati, e potrebbe essere utile alla lotta contro la disinformazione.

3. I cittadini potranno lamentarsi se sono stati danneggiati da una AI

L’AI Act istituirà un nuovo Ufficio Europeo per coordinare la conformità, l’implementazione e l’applicazione della legge. Grazie all’AI Act, i cittadini dell’UE potranno presentare reclami su sistemi di AI quando sospettano di essere stati danneggiati e ricevere spiegazioni sul perché tali sistemi hanno preso determinate decisioni.

4. Le aziende AI dovranno essere più trasparenti

La maggior parte degli usi dell’AI non richiederà la conformità con l’AI Act.

Sono solo le aziende che sviluppano tecnologie in settori “ad alto rischio”, come le infrastrutture critiche o la sanità, che avranno nuovi obblighi quando questo Atto entrerà completamente in vigore tra tre anni.
Tra questi obblighi una migliore governance dei dati, garantendo la supervisione umana e valutando come questi sistemi influenzeranno i diritti delle persone.

Cosa fare per ridistribuire ricchezza in questo contesto

Tassazione sui Robot

Alcuni economisti e politici propongono di introdurre una tassazione specifica sui robot che sostituiscono i lavoratori umani. Le entrate da queste tasse potrebbero essere utilizzate per finanziare programmi di welfare, formazione e ricollocazione professionale per i lavoratori colpiti dall’automazione.

Reddito di Base Universale (UBI)

Fornirebbe a tutti i cittadini un reddito garantito, indipendentemente dal loro status lavorativo (vedi https://www.redditodibase.org ).

Oggi sappiamo che il lavoro non basta, ma nessuno deve rimanere senza sostegno.
Si può prevedere una misura universale tarata sulla soglia di povertà relativa di ciascun Paese Ue e finanziata in modo collettivo, da un bilancio comune europeo, ed alimentata da una tassa unica sul capitale. Si può prevedere una tassa unica ai Paesi UE (intorno al 24%)

Lavoro e Impiego: casalinghe, volontari… Occorre uscire da questa cultura consumistica e, al contrario, favorire le relazioni collaborative tra persone. Il reddito di base facilita l’auto realizzazione perché permette di aumentare la creatività, di dedicarsi alle attività importanti per ognuno di noi e per lo stesso sviluppo della società: la propria formazione, il volontariato, quelle con scopo sociale

Condivisione dei profitti

Le aziende potrebbero essere incoraggiate o obbligate a condividere una parte dei profitti ottenuti tramite l’automazione con i loro dipendenti. Questo potrebbe assumere la forma di bonus, azioni aziendali, o altri benefici economici.

Fondi Sovrani di ricchezza

Alcuni paesi hanno istituito fondi sovrani che investono in varie asset class per generare rendite. I proventi di questi fondi potrebbero essere utilizzati per finanziare servizi pubblici o per fornire assistenza diretta ai cittadini, distribuendo così la ricchezza generata dall’automazione.

Investimenti in Educazione e Formazione

Investire in sistemi educativi e in programmi di formazione può aiutare i lavoratori a sviluppare nuove competenze necessarie per l’economia digitale. Ciò contribuisce a ridurre la disoccupazione tecnologica e permetterebbe una maggiore partecipazione ai benefici dell’automazione.

Legislazione lavorativa aggiornata

Aggiornare la legislazione sul lavoro per riflettere le nuove realtà del mercato del lavoro può aiutare a proteggere i lavoratori dall’instabilità. Questo potrebbe includere leggi migliori su sicurezza del lavoro, orari di lavoro e protezione in caso di licenziamento.

Sviluppo di politiche locali

Le autorità locali possono giocare un ruolo chiave nello sviluppo di politiche che incentivino le aziende a reinvestire i guadagni dell’automazione nella comunità locale attraverso istruzione, infrastrutture e servizi sanitari.

Pace ed Educazione

Il multilateralismo è la soluzione più efficace per affrontare l’attuale contesto internazionale. In questa prospettiva dobbiamo rimanere aperti al dialogo con gli altri attori di rilievo globale, ribadendo a livello europeo il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.

Maria Montessori diceva:

Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace.

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia Umanista per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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