Stati Generali M5S 2020: idee per un futuro attraente

domenica scorsa ho partecipato alla (bellissima!) riunione per gli Stati Generali del M5S in Toscana. ho avuto due minuti per sintetizzare i miei punti salienti su cosa mi piacerebbe fosse portato sul tavolo del futuro. nel trascrivere le note le ho pubblicate qui. questo sabato si andrà avanti. sono abbastanza ottimista che si riesca davvero a fare un ulteriore avanzamento collettivo 🙂 ciao


premessa: sono Stefano Cecere e da 30 anni mi appassiono di giochi educativi, tecnologia, società e umanesimo, sono attivista dal 1996.

Temi e agenda politica

Viviamo un sistema complesso in continua evoluzione incontrollata / quasi incontrollabile. Per non rimanerne passivi osservatori è necessario coltivare l’adattamento veloce e l’attenzione autocritica. E sopratutto definire i valori umani con i quali camminare verso una meta, anche utopica, purché condivisa

La gente si attiva solo con immagini, idee trainanti, non con meme o azioni puntuali, e neanche solo seguendo dei leader, che per quanto carismatici sono sempre sempre temporali, mutevoli.

L’immagine a futuro che potremmo perseguire tutti insieme è quella di una Nazione Umana Universale.

Considero importanti questi temi:

  1. informazione e formazione, quasi un’educazione costante costruita su un minimo di cultura condivisa, con attenzione sopratutto ai giovani per prepararci al futuro. (alcuni libri tipo quelli di Harari.. eventualmente il nuovissimo a fumetti! dovrebbero essere sul tavolo di tutti gli attivisti, per gli attivisti prevederei un corso intensivo di 6 mesi di cultura generale) non dovremmo avere paura di parlare di cultura diffusa e intelligenza collettiva

  2. perseguire la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. che sta lì da 70 anni e aspetta ancora di essere attuata. Sono punti semplici, comprensibili, diciamo il “minimo” da cui partire. quindi partiamo da lì.

  3. approfondire insieme come si possa creare un Sistema dove l’essere umano sia il valore e la preoccupazione principale: come implementare un Nuovo Umanesimo. se ne parla sempre più, ultimamente, sia in politica, che in economia e in tecnologia (vedi Intelligenza Artificiale e cosa definisce propriamente un Essere Umano rispetto ad una macchina). e diciamocelo: da Firenze/Toscana abbiamo un punto privilegiato per poter parlare di questi temi, di cui c’è già sufficiente letteratura.

  4. metodologia della soluzione “intelligente” (vedi Diagramma della Stupidità di Cipolla): cercare sempre la soluzione Win Win, che faccia bene sia a me che agli altri. Perché io sto davvero bene solo se stanno bene anche gli altri.

  5. Raccontare l’immagine a futuro. Il documento uscito dal SUM04 della GRC è un buon punto, così come quello di De Masi o anche i punti di Di Battista. ma sopratutto dipingere il mondo che vogliamo. in questo dovremmo produrre più contenuti multimediali, non solo slogan. (oggi provate a chiedere ai vari partiti esistenti di raccontarti il loro mondo a 10 o 20 anni) Non sto qui a citare l’acqua e i servizi pubblici, la riduzione degli armamenti, il supporto ai più deboli etc.. direi che ce li dovremmo avere quasi di default.. o no?

  6. Big Data & AI: le scelte migliori oggi possiamo prenderle dopo una prima analisi e risposta da parte delle AI. conosco abbastanza bene il tema. se lo applichiamo alla “fisica sociale” possiamo aprire nuove frontiere di ricerca e risoluzioni. sopra di queste mettiamo la politica.

Principi e regole del MoVimento 5 Stelle

ci serve una auto-formazione costante e regole per migliorare le relazioni, la comunicazione e la progettualità.

  1. la Regola Aurea: tratta gli altri come vorresti essere trattato. è una regola semplice e universale (è un atteggiamento trovato in dozzine di civiltà in tutto il mondo) e può essere applicata da tutti: dalle liti familiari ai conflitti internazionali. se ho dei dubbi su cosa fare, posso provare ad applicarla.

  2. Principio di reciprocità: io aiuto te, tu ti impegni ad aiutare qualcun altro.
    Un altro principio che “apre” al futuro ma sopratutto dà valore ed energia a tutti. non ti senti in debito passivo, ma puoi aprire una catena infinita. Abbiamo visto film e ottime pubblicità in merito. E’ ora che diventi di pubblico dominio.

  3. Illustrare e sposare i principi della comunicazione nonviolenta (vedi Manifesto della Comunicazione Non Ostile)

  4. Una legge di responsabilità politica: ogni politico deve rendere conto di quello che fa. con eventuale recall. va benissimo cambiare le tattiche o le strategie per arrivare ad attuare il programma, eventualmente anche accantonare se i tempi non sono maturi, ma se c’è odore di tradimento lì si deve essere valutati. Ricordiamoci che la Politica è un Servizio Pubblico per il Pubblico.

  5. Spiegare il PERCHE’ delle scelte, come ci si è arrivati, raccontare i processi decisionali, per far comprendere la complessità e formare. viviamo un sistema complesso. pochi riescono a capirlo e maneggiare la complessità. serve raccontarlo semplicemente, ma senza semplificare.

  6. la nonviolenza attiva come metodologia privilegiata. dove nonviolenza è non imporre la propria volontà agli altri. preferire la persuasione e l’induzione.

  7. Una piattaforma condivisa per la formazione di nuovi attivisti e futuri politici è fondamentale, non si può delegare tutto, ma neanche improvvisarsi e accettare gli arrivisti. il percorso storico personale e delle simulazioni di dibattiti o decisioni possono essere validi indicatori nel valutare la futura classe politica. che deve essere stimolata e invitata a partecipare alla Res Publica.

  8. un atteggiamento più ludico. viviamo un gioco molto serio, e ricordarlo è un buon modo per ricordarci il Senso della Vita

ultimi punti pragmatici:

  • vincolo dei due mandati solo su base regionale/nazionale/europea
  • si alle collaborazioni. non esisterà mai IL PIU’ BRAVO di tutti
  • dimezzamento stipendio che sia per cassa interna al movimento (locali di quartiere e un canale tv informativo / formativo)
  • ok un gruppo collegiale dirigente di 7 persone, magari rappresentanti diversi punti di vista, con un cavo bidirezionale con la piattaforma Rousseau
  • serve almeno un programma TV quotidiano (qualcuno si ricorda “la cosa”?) su un media mainstream.
  • i gruppi territoriali dovrebbero avere un nucleo di massimo 12 persone, se diventa troppo numeroso si creano altri gruppi

ne avrei ancora per un po’ ma per quello abbiamo il futuro e i caffè! :) ciao e grazie per l’attenzione

Stefano Cecere

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